La Visita Preparatoria Erasmus rappresenta uno strumento molto utile per stabilire contatti tra potenziali partner europei allo scopo di attivare i progetti nell’ambito di tutte le azioni previste dal Programma stesso. Gli incontri in loco permettono di confrontarsi tra colleghi in merito alle modalità di lavoro che caratterizzano le diverse realtà, di incrementare le possibilità di cooperazione nonché l’offerta di mobilità per gli studenti grazie ai nuovi accordi interistituzionali che si possono stipulare.
Considerate le finalità di questa azione Erasmus, il numero di istituti che hanno richiesto il cofinanziamento è cresciuto negli ultimi anni.
Tra i destinatari del contributo Erasmus troviamo l’Università di Modena e Reggio Emilia che ha realizzato una visita preparatoria nel corso dell’anno appena concluso presso l’Università di Leuven, in Belgio, con l’obiettivo di avviare scambi di docenti e studenti relativamente al Corso di Laurea e al master in Fisioterapia, tenendo conto sia delle aree di eccellenza clinica presenti nei due Istituti che della fattibilità organizzativa.
La professoressa Stefania Costi, che insieme ad Ernestina Ricevuto dell'Ufficio Mobilità Studentesca ha organizzato l’incontro, si è resa disponibile a descrivere l’esperienza belga e i risultati raggiunti.
Come e perché la scelta dell'istituto Belga come possibile partner?
La scelta dell'istituto partner deriva da due motivazioni principali:
- avvertiamo l'esigenza di estendere le nostre sedi partner anche alla realtà del Nord Europa. Infatti, mentre è relativamente facile attivare agreements con Università della Spagna e del Portogallo, risulta molto complicato trovare partner nella fascia geografica più a Nord e questo fattore limita la possibilità di confronto con realtà culturalmente differenti dalla nostra.
- nello specifico, la scelta dell'istituto partner deriva dalla conoscenza diretta e reciproca di alcuni nostri docenti con docenti dell'istituto Belga. Infatti, presso quell'istituto vi è una forte propensione alla ricerca nell'ambito della fisioterapia respiratoria che si accompagna ad una cultura avanzata nel settore specifico, settore in cui anche il nostro corso di laurea può vantare docenti di fama internazionale.
È riuscita a raggiungere gli obiettivi fissati per questa visita?Sì, anche se avrei desiderato di ottenere più di un posto a disposizione per uno dei nostri studenti in uscita. Questo limite è dettato da una loro difficoltà ad accogliere studenti per periodi di tirocinio clinico, principalmente a causa dell'elevato numero di studenti iscritti al corso di laurea in fisioterapia belga rispetto alle possibilità formative della realtà in cui insiste - ma questa è una peculiarità di quel Paese dove in pochi e relativamente piccoli centri urbani si concentrano grandi università. Avrei anche desiderato ricevere uno o più studenti da parte loro ma il fatto di non offrire, da parte nostra, un programma di formazione rivolto a studenti stranieri ed offerto in lingua inglese rappresenta un forte limite del nostro Corso di laurea, limite che evidentemente condiziona la nostra possibilità di offrirci come valido partner per le università del nord Europa.
Ci può parlare delle difficoltà incontrate?
Durante la visita non ho incontrato particolari difficoltà. Le principali criticità sono legate alle differenze organizzative e di curricula, di cui al punto successivo, che evidentemente condizionano le modalità di agreement. Altra difficoltà è quella già riportata al punto 2, ovvero il fatto di non offrire agli studenti stranieri un programma di formazione offerto in lingua inglese. Altre a queste difficoltà, due probabili situazioni critiche che i nostri studenti dovranno affrontare sono legate ai seguenti fattori:
- lingua parlata dalla popolazione: i pazienti si esprimono prevalentemente in lingua Dutch, soprattutto la fascia over 50 che, spesso, non ha una conoscenza approfondita dell'inglese. Per i nostri studenti, che andranno a frequentare un trimestre di tirocinio clinico, sarà difficile inserirsi attivamente nella triade " tutor clinico-fisioterapista/paziente/ studente" anche perché è difficile che possano imparare questa lingua qui in Italia.
- abitazione: mi è stato riferito che, proprio a causa del fatto che Leuven è una cittadina basata sull'Università e che accoglie studenti da tutto il Belgio e da altri Paesi, è molto difficile trovare un alloggio per periodi di tempo limitati.
Pensa che le differenze organizzative e di curricula riscontrate possano diventare un ostacolo sormontabile?
Sì, con i limiti già evidenziati sono comunque sormontabili.
La differenza principale è dovuta al fatto che il loro curriculum del corso base (triennale) non abilita alla professione di fisioterapista e, di conseguenza, non prevede l'effettuazione di tirocinio clinico.
Pertanto, il loro interesse ad inviare studenti nella nostra sede è limitato.
Come pensa di garantire un forte impatto accademico dell'esperienza fatta per incentivare l'internazionalizzazione del suo Istituto?
Come CL in Fisioterapia incentiviamo gli studenti del nostro corso ad intraprendere esperienze in sedi localizzate in altri Paesi europei. A questo scopo, ogni anno organizziamo più di un incontro informativo al quale invitiamo anche studenti che hanno già sostenuto questa esperienza al fine di motivare i nuovi studenti interessati.
Tuttavia, sono fermamente convinta della necessità di creare "pacchetti formativi" ad hoc per gli studenti stranieri, composti da:
- attività clinica guidata da colleghi che siano disponibili a parlare in lingua inglese
- seminari aperti anche ai nostri studenti e tenuti in lingua inglese
Inutile aggiungere che per realizzare questo progetto occorrono risorse ed investimenti.
a cura di Simona Aceto e Luisella Silvestri
in collaborazione con Alessandra Ceneroni
editing LS
(aggiornamento 8 febbraio 2011)