Vivere e lavorare in un altro paese permette di immergersi completamente in una cultura diversa dalla propria sviluppando e acquisendo nuove conoscenze e competenze linguistiche e interculturali. L’Assistentato Comenius offre ai futuri insegnanti proprio questa opportunità: imparare dalla comunità scolastica e locale che li ospita, imparare dal confronto con un diverso sistema scolastico, ampliare la propria conoscenza dell’insegnamento a livello europeo, nonché potenziare e migliorare le proprie capacità didattiche.
Ma l’apprendimento è reciproco: gli assistenti sensibilizzano gli alunni al rispetto e alla comprensione per un’altra cultura europea e introducono o sviluppano il sentimento di identità e cittadinanza europea nell’istituto ospitante.
Induction meeting
Lo scorso 21 novembre ragazzi provenienti da tutti i 27 stati membri dell’Unione Europea, dai paesi dello Spazio Economico Europeo e dalla Turchia si sono riuniti a Roma insieme ai loro docenti di contatto, ovvero i supervisori nominati da ogni istituto ospitante per guidare l’inserimento e pianificare il lavoro degli assistenti, in occasione del meeting organizzato dall’Agenzia Nazionale Italiana.
La giornata è stata arricchita dalla presenza di Silvia Minardi, presidente del Lend, che ha illustrato la metodologia CLIL ed ha evidenziato l’importanza della mobilità volta all’apprendimento di nuove competenze, di Sara Panzeri, assistente Comenius 2010 in Bulgaria e di Irene Monaco docente della Sezione ospedaliera G. Gaslini della Scuola Secondaria I grado B. Strozzi di Genova, Istituto Ospitante 2010-2011 che ha raccontato le attività realizzate negli anni con i diversi assistenti Comenius assegnati alla sezione ospedaliera.
Visualizza tutti gli interventi della giornata:
Presentazione Silvia Minardi, Presidente LeND (Lingua e Nuova Didattica) - disponibile a breve
Presentazione di Sara Panzeri, assistente Comenius 2010-11 in Bulgaria
Presentazione di Irene Monaco, Scuola Secondaria I grado B.Strozzi Sezione Ospedaliera G. Gaslini, Genova.
Presentazione di Alexandra Tosi, Unità Nazionale eTwinning Italia