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IN AZIONE

Comenius
Discover and act together for the sustainable development in technologic and scientific fields


Un'alunna dell'istituto Calvino racconta la sua esperienza con il progetto Comenius "Discover and act together for sustainable development in technologic and scientific fields" dedicato allo sviluppo sostenibile
 
Racconto di una delle partecipanti dell’istituto Italo Calvino al Progetto Comenius "Discover and act together  for the sustainable development in technologic and scientific fields", finalizzato ad affrontare una tematica ambientale insieme a studenti di altre realtà europee e contemporaneamente ad arricchire  la  conoscenza e la diversità culturale  degli alunni coinvolti  lavorando in team.

Marzo 2013,  piove, dovrei studiare e invece eccomi su facebook. Ma è il compleanno di Cosima!  E già l’anno scorso a quest’ora stavamo arrivando a Tours. Che nostalgia: vado sul mio desktop e apro la cartella: Comenius. Inizio proprio da Tours. Era l’ultima mobilità e sapevo che mi sarebbe mancata la vita di gruppo, il tentare in mille modi di farmi capire con il mio inglese, il condividere esperienze con ragazzi che di diverso da me hanno solo la lingua madre.
Eppure se penso a come tutto è iniziato…

Febbraio 2010.
Un giorno la prof. di inglese entra in classe più tonica del solito “Ragazzi c’è una novità”. Ci racconta che l’Istituto parteciperà ad un progetto di partenariato europeo con altre tre scuole, una tedesca, una francese e una rumena. Ci dice i nomi delle città e delle scuole e ci spiega che cosa è Comenius, cosa si intende per partenariato europeo, quali sono le finalità e come siamo giunti alla decisione di prendervi parte. Bene, abbiamo più o meno capito ma cosa davvero dobbiamo fare e chi lo farà manco per niente. Timidamente uno di noi alza la mano. “Prof., scusi, ma chi di noi dovrà prendere parte al progetto?”. Lei risponde che, insieme alla prof. di Elettronica, responsabile del progetto, l’altra prof. di Inglese e il collega di Fisica, hanno deciso di formare un gruppo misto di studenti del liceo, di elettronica e di informatica. “Ok prof. ma chi di noi?” Lei dice i nomi, e anche il mio! Panico: sono contenta che mi abbiano scelto, ma ho paura: io brava in inglese? Penso che accetterò, anche perché come faccio a dire no al ciclone prof.? Ecco come è iniziata.

Primavera 2010.
Iniziano gli incontri pomeridiani per la fase preparatoria della prima mobilità a Brasov in Romania. I prof ci dividono in gruppi di lavoro: ciascun gruppo avrà un compito ben preciso da svolgere.

calvino_gruppo.jpgNovembre 2010
– Foto Comenius Romania
Si parte per Brasov. Chi lo avrebbe detto che avrei visitato la Romania, a malapena sapevo collocarla geograficamente. La mattina della partenza siamo tutti un po’ nervosi e ansiosi. L’angoscia più grande: come faremo con l’inglese? Finalmente incontriamo i nostri compagni europei. Mi sento strana, non ho mai conosciuto ragazzi rumeni, tedeschi e francesi, ma soprattutto non ho mai lavorato con loro. Sono entusiasta e piena di energia. Mi piace Brazov ma soprattutto mi piacciono i miei nuovi amici. Obiettivo finale del nostro lavoro creare un exhibit da installare nella scuola. Lavoriamo tanto e discutiamo per creare i cartelloni da esibire. Certo che lavorare in gruppo e per di più in inglese a volte è un dramma.

Marzo 2011

Questa volta siamo ospiti noi, tutto deve andare al meglio…
19 marzo D Day
Sono arrivati. Che bello rivedersi, raccontarsi le cose successe nel contempo. Il tempo è bellissimo. Sono al settimo cielo: le nostre uscite saranno un successo sicuro. Il primo giorno li portiamo a fare un giro nel centro storico della città. Vedere Marco che spiega in inglese i nostri monumenti non ha prezzo!!  Il giorno dopo: Camogli, San Fruttuoso e Portofino.
Poi inizia il lavoro serio a scuola. Questa volta siamo un po’ più preparati della prima; sappiamo  come procedere, siamo perfino più sciolti nel parlare inglese.
Obiettivo: ogni gruppo di lavoro dovrà preparare un video che verrà proiettato non stop nella hall della scuola.
Purtroppo il venerdì arriva presto e anche la mobilità in Italia è finita.

Dicembre 2011
Arriva dicembre: destinazione Tettnang, Lago di Costanza. La scuola dei partner tedeschi è stupenda, magari averla noi!
Il primo giorno visita ai mercatini di Natale di Ulm. Sfoglio l’album e guarda! La foto di gruppo con la maglia del progetto: dà davvero l’idea di unione e di squadra.

Obiettivo della mobilità: creare il sito www.brageteto.com. Questa volta è un po’ più complicata delle altre. Per i nostri informatici è una sfida.
Quando partiamo siamo tristi abbiamo vissuto momenti di intimità unici, Federica dice che ormai siamo come una famiglia. Secondo me ha detto una cosa bellissima.



Marzo 2012 - Ultima mobilità. Tours è bella, la scuola è da urlo: sembra un college dei telefilm americani. I tedeschi, a questo giro, tendono a stare tra di loro, una ragazza in particolare, non parla. Strana vero? Ci diciamo noi italiane. Poi, grazie ad un’ideona delle prof. ci mischiano a cena e diventiamo subito amici. Per la cronaca quella ragazza era Cosima e nel giro di due giorni si è messa con un nostro compagno. Basta davvero poco, vero?
Abbiamo tanto da fare. Dobbiamo finire tutto, mettere a posto i logbook per  il sito, il glossario e tutto il resto. Ma ci riusciamo e direi anche bene.
E torno su facebook e al compleanno di Cosima.
Vorrei tanto ricominciare e sono grata ai prof per averci dato questa possibilità.
Io non sono esperta di piani dell’offerta formativa, quello che so però è che è sta la più bella esperienza della mia vita. Ho viaggiato, ho conosciuto amici stranieri, ho parlato inglese, mi sono messa alla prova e ho capito molte cose. Prima cosa che adoro lavorare con gli altri, poi che l’Europa unita è una realtà e, non ultimo, che tutti possono insegnarti qualcosa.
A proposito il nostro exhibit al Calvino è stato visitato da tutte le classi della scuola, dai ragazzi delle scuole medie della zona, dai responsabili della circoscrizione. Direi un successo no? Dimenticavo: scusate se siamo anche finiti sul giornale!
Sarà meglio tornare alle serie di Fourier, se no domani chi la sente la prof. di mate.
Ciao Cosima e happy birthday

Lo Staff docenti partecipanti: proff. Gloria Drei, coordinatrice del progetto, Piera Sara Della Rovere, Catia Fina, Maurizio Tovani.

editing EM