
Dopo tanti anni di progetti europei realizzati dalla scuola media del nostro Istituto comprensivo, anche noi della scuola elementare ci siamo sentiti finalmente pronti per lanciarci in questa avventura. Abbiamo aderito ad una richiesta di partenariato e, dopo l’approvazione da parte delle Agenzie nazionali, siamo partiti emozionati ed un po’ intimoriti alla volta di Barcellona per conoscere i nuovi amici europei e per programmare con loro il lavoro biennale del nostro nuovo progetto Comenius. Ecco la storia del nostro percorso di crescita professionale e personale .
L'Arte: mezzo di comunicazioneIl progetto Comenius dal titolo
“Communicating throught art” ha visto la partecipazione di Spagna, Finlandia, Belgio e Turchia. L’idea era quella di utilizzare l’
arte come linguaggio universale per comunicare. Tutti i lavori che sono stati realizzati dal 2010 al 2012 dagli alunni dei diversi paesi partner hanno preso spunto dagli artisti scelti come rappresentativi della propria nazione.

Gli studenti hanno studiato
la vita e lo stile espressivo di tutti gli artisti, lasciandosi così ispirare per la realizzazione di varie opere, utilizzando spesso materiali di recupero, reinventandoli e dando loro una nuova vita. In alcuni casi le lezioni si sono svolte in inglese, attraverso
mini unità CLIL preparate dalle insegnanti più competenti in lingua straniera.
Le attività del progettoAttraverso i viaggi, reali per alcuni e virtuali per altri, tutti gli alunni hanno avuto la possibilità di vivere molteplici esperienze, potendo così
conoscere culture e
sperimentare stili di vita diversi dai propri.
I ragazzi che sono stati in Finlandia ad esempio hanno imparato a lavorare il legno, hanno provato la sauna e poi la corsa per tuffarsi nel
lago ghiacciato! Gli studenti in Turchia hanno imparato una
danza tradizionale e si sono poi organizzati per insegnarla, al loro ritorno, ai compagni di classe. In Belgio hanno invece scoperto, cantando in tutte le lingue, quante
canzoni in comune hanno i diversi popoli europei. Non è mancato qualche piccolo intoppo, come l’annullamento del volo e…l’immancabile
bivacco in aeroporto!Chi non ha viaggiato ha partecipato ad alcune
videoconferenze con i paesi partner organizzate per lo scambio di auguri natalizi e per festeggiare il compleanno
dell’Europa il 9 maggio.
Numerosi sono stati i materiali che documentano questa esperienza, tra cui
filmati, presentazioni multimediali, un libro cartaceo e uno multimediale pubblicati sul
sito della scuola.

Inoltre sono state allestite diverse
mostre nei vari paesi coinvolti nel progetto, più una grande mostra finale allestita con tutte le opere realizzate dalle scuole partner.
Durante le visite sono state progettate e
costantemente monitorate le varie fasi del Progetto. Sono stati studiati specifici
questionari di valutazione, somministrati poi a docenti, alunni e genitori. Questo materiale è diventato patrimonio della scuola, ed utilizzato in seguito nel
processo di autovalutazione d’Istituto.
Il paese coordinatore ha inoltre creato un
blog del progetto, dove venivano inserite di volta in volta le opere realizzate dagli studenti. Ogni Istituto inoltre ha creato uno
“spazio Comenius” all’interno del proprio sito. In questo modo i visitatori hanno potuto trovare notizie interessanti riguardanti il progetto. I genitori inoltre hanno avuto addirittura la possibilità di seguire “in diretta”, attraverso la Gallery, i viaggi all’estero dei propri figli, visto che ogni sera venivano inserite nel sito della scuola le foto che documentavano le varie attività della giornata.

Durante l’ultimo incontro tutti i partner hanno potuto verificare con soddisfazione che gli obiettivi fissati nel primo incontro a Barcellona erano stati portati a termine con successo e che i risultati del progetto avevano
superato ogni aspettativa.Tante sono state le opportunità che tutti gli studenti hanno avuto tramite questa esperienza: come ad esempio
sperimentare diverse modalità di studio della lingua inglese, l’utilizzo di materiali di riciclo, l’approccio alle nuove tecnologie e alla storia dell’arte.
Fondamentale è stata la
collaborazione dei genitori del Comitato e del Consiglio d’Istituto, che si sono prestati per la realizzazione delle mostre e dell’accoglienza per le delegazioni. Molto complessa si è dimostrata invece la gestione di un numero così elevato di classi coinvolte (13 ...!) che è stata possibile solo attraverso un serio
lavoro collegiale dei Consigli di Interclasse.Come poteva finire una esperienza così straordinaria e coinvolgente?
Con una
grande festa organizzata presso l’Oratorio di Muggiò, dove sono state invitate tutte le famiglie degli alunni delle classi coinvolte (oltre 200 …!). Genitori e studenti hanno potuto vedere, non senza una certa emozione, i
filmati prodotti in questi due anni di scambi e di visite. I ragazzi si sono poi esibiti in una sonata per flauto dell’inno europeo, che è terminata poi con un lancio di palloncini.

Come conseguenza di questa straordinaria avventura l’
identità europea della nostra scuola si è ulteriormente rafforzata. E’ stata richiesta una assistente di lingue Comenius per la scuola primaria, è stata organizzata una visita preparatoria per richiedere un nuovo progetto europeo da presentare all’Agenzia nazionale.
E’ stato inoltre p
otenziato lo studio delle lingue straniere attraverso uno specifico progetto inserito nel POF che, partendo dalla sensibilizzazione all’inglese nella scuola dell’infanzia, arriva ad inserire una terza lingua straniera facoltativa nell’ultimo anno di scuola media. Sono state previste inoltre per quest’ordine di scuola, unità CLIL sia di inglese che di francese.
La nostra speranza è quella di essere riusciti, attraverso questa esperienza, ad
aprire il cuore e la mente dei nostri studenti verso nuovi orizzonti, favorendone la crescita culturale come futuri cittadini europei, tolleranti e soprattutto curiosi verso la diversità del mondo. Per noi docenti invece il risultato più entusiasmante è stata la possibilità di superare le nostre barriere linguistiche e di
imparare nuovi modi entusiasmanti di lavorare, confrontandoci con i nostri colleghi europei.
Un ringraziamento è dovuto a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questo splendido progetto: dalle famiglie dei nostri studenti ai colleghi del nostro Istituto che ci hanno supportato (e sopportato…) con tanta pazienza e generosità, al nostro Dirigente scolastico interprete e guida turistica allo stesso tempo, alle Autorità locali, che hanno fatto sentire la scuola e l’Europa al centro della nostra piccola comunità.

Guarda i
materiali realizzati dal progetto nel portale EST Europeansharedtreasuredi
Belinda Tonelli e Cinzia Porqueddu
docenti dell’Istituto comprensivo “Casati” di Muggiò (MB)
editing EM