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IN AZIONE

Mobilità alunni
Parigi MIA...due culture e due lingue


Il progetto a cui sto partecipando è un Comenius tra Italia e Spagna ma.. a Parigi! Infatti la mia famiglia ospitante è spagnola e lo è anche il liceo che frequento. Ciò mi dà l’occasione di conoscere due culture e due lingue: quella spagnola e quella francese, e ogni giorno che passa sono sempre più contenta di aver avuto la possibilità di partecipare a questo progetto che porterò per sempre nel cuore.
 
24 ottobre 2013

carodiario.jpgCaro diario,

è già passato un mese e mezzo da quando sono arrivata a Parigi e devo dire che il tempo è letteralmente volato. Fortunatamente mi sono ambientata presto ed ora sto vivendo l’esperienza al 100%.

In realtà ti devo confessare che il primo giorno è stato abbastanza difficile. Arrivata a casa, ho aperto la valigia e mentre sistemavo i vestiti nell’armadio dicevo tra me e me : “Marta, dove ti trovi? Perché hai deciso di vivere tre mesi in una casa e con una famiglia che non conosci?”
Mi sono distesa sul letto, pensavo e ripensavo, credevo di aver fatto un grande errore. Ma la sera, quando ho conosciuto i familiari, la mia opinione è cambiata totalmente. Si sono dimostrati disponibili con me sin dal primo momento; mi hanno chiesto com’era andato il viaggio, l’estate e un po’ di domande generali sulla mia famiglia e la scuola per conoscere meglio la mia vita.

Nei giorni successivi  ho iniziato ad osservare le differenze tra Francia e Italia. In metro, in autobus, mentre camminavo.. insomma, in qualsiasi momento della giornata! La cosa che più mi ha colpito e di cui, parlando con la mia nuova mamma, ho avuto la conferma è che a Parigi sembra che tutti – ma proprio tutti – siano perennemente in ritardo. La gente corre al posto di camminare, ma fortunatamente mi sono subito abituata al ritmo parigino, completamente differente da quello italiano. D’altronde si sa che gli italiani ‘se la prendono con comodo’... in tutto
Condivido l’esperienza  con un’altra ragazza italiana del mio stesso Liceo, Chiara. Le voglio un gran bene ed ormai è diventata per me un punto di riferimento.

Per quanto riguarda la scuola, non potevamo chiedere di meglio!
I professori sono super disponibili, ci trattano benissimo e ci integrano nelle lezioni anche solo chiedendoci la traduzione in italiano di qualche parola. I compagni sono amabili, ormai ci considerano parte integrante della classe e quando hanno saputo che a dicembre torniamo in Italia sono rimasti molto dispiaciuti. Avendo già un buon livello di spagnolo sono partita abbastanza tranquilla, con la consapevolezza che quest’esperienza sarebbe servita maggiormente a maturare e diventare più responsabile, oltre che a migliorare le mie conoscenze della lingua.
Sì, perché il progetto a cui sto partecipando è un Comenius tra Italia e Spagna ma.. a Parigi! Infatti la mia famiglia ospitante è spagnola e lo è anche il liceo che frequento. Ciò mi dà l’occasione di conoscere due culture e due lingue: quella spagnola e quella francese, e ogni giorno che passa sono sempre più contenta di aver avuto la possibilità di partecipare a questo progetto che porterò per sempre nel cuore.
Carrozzo3.jpgLa mia vita sta cambiando, già dopo un mese mi rendo conto di essere più forte e di riuscire a superare le difficoltà da sola, senza l’aiuto di nessuno perché quando vieni catapultato in un Paese nuovo, ‘obbligato’ a vivere in una famiglia estranea e a stare in una classe di perfetti sconosciuti, l’unica persona su cui puoi fare affidamento sei te stesso.
Venire qui per me è stata come una sfida, e devo dire che è stato tutto più semplice di come lo immaginavo. Già dopo una settimana alcuni dei nostri compagni di classe ci hanno invitato ad uscire insieme ed ora, tutti i fine settimana, abbiamo delle ‘guide’ che ci fanno scoprire i luoghi più belli di Parigi. Non finirò mai di ringraziarli per tutto quello che stanno facendo per noi, in questo modo ci dimostrano che non importa quale sia il tuo Paese d’origine, la tua cultura o la tua religione, non esistono frontiere quando qualcuno è interessato a conoscerti.

Ci sono due esperienze che in questo mese e mezzo mi hanno segnato e che porterò sempre con me. La prima è la lezione di italiano fatta ai nostri compagni di classe spagnoli. Sono davvero soddisfatta del nostro lavoro e di come siamo riuscite ad insegnare, tra video ed esercizi simpatici, le regole grammaticali basiche della nostra lingua, facendoli divertire! Pensa un po’ che la lezione è terminata con la professoressa di storia che ballava la pizzica!!
La seconda è una giornata al cinema con la classe e i professori in cui abbiamo avuto la possibilità, dopo aver visto il film ‘Wakolda - le médicin de famille’, di parlare con la regista e autrice dell’omonimo libro e con l’attore principale. In questo modo abbiamo avuto l’opportunità di comprendere ciò che Lucía Puenzo aveva intenzione di comunicare agli spettatori con il suo film, a mio parere stupendo, e i sentimenti che lei stessa provava nello scrivere il romanzo e nel girare le scene.

Marta_Carrozzo.jpgRingrazio profondamente il progetto Comenius per l’esperienza che mi sta facendo vivere e le mie professoresse che a distanza di quasi 2000 km ci sostengono ogni giorno e sono orgogliose di noi.
Ora ti lascio perché è pronta la cena e non voglio far aspettare la mia famiglia! Ti scriverò appena possibile per raccontarti come procede la mia nuova vita.
A presto,
Baci,
Marta

Marta Carrozzo, 17 anni,
alunna del Liceo F. Capece di Maglie, Lecce
in Mobilità Comenius presso il Liceo Español Luis Buñuel di Neuilly-sur-Seine, Francia 

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