
Il partenariato multilaterale ha unito sette paesi europei, che hanno deciso di intraprendere
azioni di mobilità, ricerca, approfondimento, scambio e condivisione, divulgando e promuovendo tra i partecipanti non solo obiettivi come educazione, cultura e cittadinanza ma anche maturando
uno spirito di tolleranza, eccellenza, ed efficienza e sviluppando una vena artistica ed un pensiero creativo per scoperte personali e conoscenze culturali. L’intento del progetto
“7 Wonders of our cities” - studio dei monumenti storico-culturali e delle tradizioni nelle città/regioni partners, scelte da ogni scuola - ha promosso i valori sociali, storici e culturali tra gli studenti e li ha portati ad un dialogo interculturale sperimentando valori come
l’identità europea e la cittadinanza attiva. In altri termini gli studenti hanno introdotto la loro identità (realtà culturale, sociale e storica) ai partners e ne hanno approfondito, se non addirittura scoperto, la conoscenza. Il loro coinvolgimento personale in gare competitive (eseguendo e risolvendo indovinelli) alla ricerca delle chiavi di soluzioni nascoste nelle 7 meraviglie, nella creazione di pezzi di mosaico da comporre ed interpretare in modo originale ed artistico.

Il lavoro di ricerca e preparazione è stato svolto prima di ogni mobilità e cioè i ragazzi divisi in gruppi hanno ricercato e selezionato il materiale e le "meraviglie" che hanno voluto far conoscere ai loro partners stranieri ed hanno anche scelto le modalità con cui realizzare il
MOSAIC. Inoltre hanno composto gli indovinelli per le soluzioni nascoste e per poter proseguire la “quest” per la realizzazione del mosaic finale.
In questa prima fase, ogni partner ha preparato il materiale da condividere con gli amici europei. In ogni mobilità, i ragazzi sempre divisi in squadre, questa volta europee, hanno fisicamente ricercato nelle zone cittadine e non, le sette meraviglie predisposte e il percorso terminava quando, avendo risolto gli indovinelli, la squadra era in possesso di tutte le informazioni per costruire il Mosaico. Il risultato artistico è stato
oggetto di mostra presso il nostro istituto. La mobilità in Italia, essendoci due scuole, ha avuto una caratteristica particolare: gli ospiti stranieri dovendosi spostare da Lucca a Bari hanno fatto tappa anche a Roma per due meraviglie (Campidoglio e Colosseo).
MOSAIC è rientrato naturalmente nel contesto del curriculum scolastico; fatto su misura per una partecipazione attiva degli studenti (includendo SPNeed e le minorità etniche), per una mobilità e scambio di esperienza nell'ambito della dimensione europea - apprendendo la storia dei propri paesi attraverso monumenti culturali, i partecipanti hanno esplorato e paragonano le diversità europee, hanno compreso i valori dei patrimoni culturali ed apprezzato la propria cultura e punti di vista.
Hanno inoltre partecipato attivamente al progetto sia gli
enti territoriali (per esempio gli ospiti sono stati ricevuti al Comune di Bari), che le
famiglie degli alunni, che alcune
associazioni locali (hanno effettuato l’allestimento della scuola per la mobilità di Bari) ed hanno tutti manifestato una calorosa collaborazione. Inoltre la rete edu-web , che dedica i suoi servizi ad eventi di spicco locali, ha dedicato due servizi al
progetto Comenius.
Il valore aggiunto maturato dal punto di vista
personale, sociale e senza dubbio linguistico, sia dagli studenti che dai docenti, in questa esperienza , è incommensurabile.

A tale proposito mi farebbe piacere condividere la testimonianza di due ragazzi del Marco Polo che hanno avuto la possibilità di partecipare anche ad un Comenius Mobilità Individuale, e si sono così espressi:
“
Il comenius è stato un progetto che ha marcato positivamente la nostra esperienza scolastica nel cammino verso la maturità. Proprio questa parola racchiude il senso di questa magnifica esperienza, la nostra maturità, infatti, è stata un obiettivo dietro gli obiettivi, una tappa inevitabile. Il contatto reale con il resto d'Europa ci ha permesso di confrontarci con persone e culture diverse che hanno segnato in qualche modo ciò che siamo oggi. Vivere brevi periodi di tempo all'estero ci ha permesso di assaporare i cibi tipici del nostro continente, entrare in contatto con i diversi sistemi scolastici e ottiche di vita, tutti elementi che ci hanno permesso di sviluppare un ricercato spirito critico e, quindi, di realizzare gli aspetti positivi e negativi nel nostro stesso paese. Anche la conoscenza della nostra regione è stato un elemento chiave: siamo andati alla scoperta della storia e delle caratteristiche della nostra zona, imparando e facendo nostri aspetti che ignoravamo al fine di parlarne ai nostri partners internazionali, proprio come hanno fatto loro con noi. Il viaggio in sé comporta sempre una crescita, ma il progetto comenius è stato anche un ottimo espediente per lanciarci nella realtà europea, una realtà che guarda al futuro, non solo in campo tecnologico ma in campo sociale. Abbiamo vissuto un'Europa aperta alle relazioni, un'Europa solare e collaborativa, aspetto che non va affatto sottovalutato in un mondo in cui l'odio e la paura per il diverso sono all'ordine del giorno. Così, da semplice esperienza di gemellaggio il comenius abbatte le frontiere del razzismo attraverso un processo educativo inestimabile che vede ragazzi e professori di diversi paesi lavorare e divertirsi insieme. Anche l'aspetto linguistico ha riscosso ottimo successo, è stato impressionante come in pochi giorni sia stato possibile riscontrare un significativo miglioramento delle lingue. In questo senso il progetto ci ha fatto andare oltre l'apprendimento tradizionale, statico e nozionistico facendoci comprendere l'utilità della lingua nel concreto e accrescendo la nostra passione di conoscere l'estero ed i suoi costumi.”, Professoressa e Responsabile del Partenariato per il Liceo Linguistico "Marco Polo"