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IN AZIONE

Partenariati Comenius Regio
Il Progetto P.E.A.C.E.: la via europea per la scuola interculturale


Il progetto Comenius Regio P.E.A.C.E. promosso dal Dipartimento Formazione e Lavoro di Roma Capitale in partenariato con la Communautè d’Agglomeration di Saint Quentin en Yvelines ha come obiettivo centrale quello di Cercare la via europea per una scuola interculturale e l’integrazione degli studenti stranieri.
 
laboratorio_con_alunni.jpgCercare la via europea per una scuola interculturale e l’integrazione degli studenti stranieri, parafrasando il titolo noto documento di indirizzo del Ministero della Pubblica Istruzione dell’ottobre 2007: è stato questo l’obiettivo del progetto Comenius Regio P.E.A.C.E. promosso dal Dipartimento Formazione e Lavoro di Roma Capitale in partenariato con la Communautè d’Agglomeration di Saint Quentin en Yvelines situata nella regione Île-de-France, a ovest di Parigi.
P.E.A.C.E., acronimo di Procedure Educative e di Accoglienza dei Cittadini in Europa, partendo da una riflessione a due voci (italiana e francese) sullo stato dell’arte delle procedure didattiche utilizzate dagli operatori scolastici e della formazione, ha previsto attività di confronto, progettazione e sperimentazione di strumenti pedagogici per l’integrazione degli allievi stranieri e di percorsi didattici sul tema dell’intercultura.
Sono stati in 44 gli insegnanti, formatori, presidi, direttori e personale amministrativo di scuole e centri di formazione professionali italiani e francesi che hanno seguito un percorso di aggiornamento professionale ed hanno partecipato a laboratori e workshop internazionali in Italia ed in Francia sul tema dell’integrazione scolastica degli alunni stranieri.

laboratorio_insegnanti_mobilit___CSQY.JPGInsieme ai partners del progetto – 4 Centri di Formazione Professionale di Roma Capitale, l’Istituto Aereonautico “De Pinedo” e il Cine TV “R. Rossellini” di Roma, il Lycée  “H. Matisse” di Trappes e la Maison de la Justice et du Droit della Communautè di Saint Quentin en Yvelines – complessivamente sono state dodici le organizzazioni pubbliche, private e del terzo settore dei due Paesi coinvolte direttamente nelle attività del progetto che sono terminate nel 2013 creando una rete stabile di soggetti ed attori locali competenti sulle tematiche dell’intercultura.
Il partenariato italiano ha lavorato principalmente sul tema dell’accoglienza delle “prime generazioni” di studenti e sulla creazione di un programma di formazione per formatori ed insegnanti sul tema dell’ intercultura e dell’integrazione scolastica.
Il partenariato francese si è concentrato in particolare sul tema dell'integrazione degli studenti immigrati di seconda e terza generazione e sulla progettazione di un programma di formazione sui temi della multiculturalità per gli studenti che possa essere integrato nei programmi didattici delle scuole.
Insegnanti e formatori hanno, inoltre, seguito un percorso di aggiornamento professionale curato con il supporto tecnico scientifico del Centro di Ricerca sull'Educazione Interculturale e la Formazione allo Sviluppo dell’Università Roma Tre e del Centre d'Histoire Culturelle des Sociétés Contemporaines dell’Université Versailles.

Nel corso dei laboratori – condotti con l’utilizzo dell’approccio pedagogico E.D.A. (Eveil, Débat, Approfondissement-Action) promosso da Centre Athèna e dall’Agenzia Europe-Chantier di Roma Capitale – insegnanti e formatori hanno co-progettato strumenti e dispositivi didattici volti, da una parte, all’inserimento degli studenti stranieri e, dall’altra, al riorientamento della didattica in senso interculturale.
Riguardo alla prima tipologia di dispositivo, è stato progettato, scritto e adottato un modello di protocollo di accoglienza scolastica  per l’accoglienza degli studenti di prima generazione disponibile nel database della Banca Dati EST – frutto di una modalità condivisa e collaborativa di lavoro tra insegnanti e formatori. Il protocollo d’accoglienza è un documento deliberato dal Collegio dei docenti e inserito nel Piano dell’Offerta Formativa della scuola, che predispone e organizza le procedure che la scuola intende mettere in atto riguardo l’iscrizione e l’inserimento di alunni stranieri. Il protocollo nasce dall’esigenza di definire pratiche condivise in tema di accoglienza degli alunni stranieri, individuando criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri; compiti e ruoli degli operatori scolastici; fasi dell’accoglienza; modalità di intervento per l’apprendimento della lingua italiana; risorse necessarie per tali interventi. Il documento è stato sottoscritto ed adottato dai consigli dei docenti di tutti gli istituti ed i Centri di Formazione italiani coinvolti nel progetto.

laboratorio_con_alunni_2.jpgTra i dispositivi finalizzati al riorientamento della didattica in senso interculturale, nel corso dei workshop internazionali, formatori ed insegnanti hanno condiviso e progettato percorsi didattici a carattere laboratoriale sul tema dell’integrazione culturale destinati sia al personale docente ed amministrativo delle scuole che agli stessi studenti.
In particolare, è stato progettato un percorso di sensibilizzazione e formazione di 12 ore a carattere laboratoriale a favore del personale (docente e non docente) impegnato nelle attività di accoglienza di alunni stranieri. Il percorso, incentrato sui temi dell’accoglienza, del team building e della comunicazione interculturale è stato anche sperimentato con insegnanti e formatori italiani e francesi presso il CFP “Nicoletta Campanella” di Roma Capitale.
Sono stati predisposti anche moduli destinati agli studenti in alcuni ambiti tematici specifici come Identità-Identificazione/Inter-culturalità; Storia/Memoria; Tolleranza/Responsabilità.
Anche in questo caso è stata prevista la sperimentazione di un laboratorio interculturale sul tema della tolleranza con un gruppo di studenti del Centro di Formazione Professionale “Nicoletta Campanella“ di Roma condotto da insegnanti e formatori italiani e francesi.
I percorsi di formazione all’intercultura ed i sussidi didattici progettati sono stati testati e sperimentati con successo presso scuole francesi ed italiane dimostrando un elevato livello di trasferibilità anche tra paesi europei che hanno differenti peculiarità nazionali e storiche sul fenomeno generale dell’immigrazione e di quello più specifico dell’accoglienza scolastica degli studenti stranieri.

Massimiliano_Ostuni.jpga cura di Massimiliano Ostuni, referente del progetto P.E.A.C.E. per Roma Capitale.